Se dovessi paragonarla ad una persona Washington DC sarebbe l’amico sempre in ordine, quello riservato e silenzioso col gilet di cachemire che alle feste si rivela uno scatenato ballerino di break dance. Washington è proprio così: accogliente, ordinata, pulita e certamente all’altezza del suo ruolo di città presidenziale. E’ però anche una città in grado di mostrare il suo animo artistico, musicale e un po’ fuori dagli schemi. E’ questa la parte che vi invito ad approfondire.

Jefferson Memorial
COSA VEDERE A WASHINGTON DC
Se state visitando la città per la prima volta un giro lungo le principali attrazioni storiche è doveroso anche se, quando dico “storico” pensando all’America, mi viene sempre un po’ da sorridere.
La Casa Bianca, l’obelisco dedicato a George Washington e tutta la serie di monumenti a partire dal Jefferson Memorial fino al più blasonato Lincoln, passando per il Roosvelt Memorial, sono visite doverose e parte fondamentale della giovane storia americana. Sarà sicuramente piacevole la camminata lungo The Mall, il viale che li racchiude tutti.

I HATE WAR – Franklin Delano Roosevelt Memorial
Parlando ancora un po’ della città in gilet di cachemire, Washington è anche la sede del J.Edgar Hoover Building ovvero il quartier generale dell’FBI. Non è un’invenzione del cinema, esiste davvero! Si trova in pieno centro, non lontano dal The Mall e da un brutto, bruttissimo castello in costruzione, futuro lussuosissimo albergo della catena Trump. Sì, quel Trump.

J. Edgar Hoover Building – FBI
Anche il Ministero della Difesa Americana, meglio noto come Pentagono, risiede qui. Un posto onestamente inutile da visitare, a meno che non siate particolarmente appassionati di divise e palazzi brutti, ma è facile da raggiungere con la metro e per curiosità ci ho fatto un salto. Ovviamente impossibile entrare dentro: un cliché alto due metri, carico di muscoli, arma automatica e occhiali a specchio, mi ha sbarrato la strada.
FRAMMENTI DI CINEMA A WASHINGTON
Tornando a noi, qualche tempo fa vi ho mostrato le location cinematografiche da non perdere a New York e, se come me avete questo vizio di voler vedere dal vivo i luoghi iconografici del cinema e della tv, anche Washington non vi deluderà.
Visitando il Lincoln Memorial per esempio riconoscerete il luogo in cui Tom Hanks, nei panni di un Forrest Gump appena tornato dal Vietnam, durante un raduno hippie incontrava di nuovo la sua Jenny. Visitando il Jefferson Memorial invece ricorderete la scena dei Simpson in cui Lisa scambia quattro chiacchiere proprio con la statua dello statista ed è ancora Washington il luogo in cui troverete la famigerata scalinata presente nel film L’Esorcista.
Sempre a proposito di cinema una curiosità non elencata nei must to see è sicuramente il Women’s Titanic Memorial, una statua in granito eretta in onore di quanti morirono per salvare donne e bambini coinvolti nella tragedia del Titanic. Guardate bene la statua, non vi ricorda una certa scena di un certo film con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet? Non è un caso, quella di James Cameron è una vera e propria citazione alla statua realizzata da Gertrude Vanderblit Whitney (quella del Museo Whitney di New York) nei primi del ‘900.

Titanic Memorial – photo by Tim Evanson
Senza andare troppo lontano nel tempo vi basterà fare un giro lungo i principali monumenti della città per proiettarvi nella bellissima serie politica House of Cards. Sono certa che camminando lungo le strade della città anche voi come me ve ne andrete in giro canticchiando il tema principale della serie.
MEET ME AT THE CATHEDRAL HEIGHTS METRO
Muovendomi in giro per la città principalmente in metro non potevo perdere l’occasione di cercare la stazione che all’inizio della seconda stagione di House of cards vede accadere un fatto molto importante. Per rispetto di quanti non hanno ancora visto la puntata in questione, mi limiterò a parlare della location.

Washington DC Metro Station
Con mio sommo dispiacere ho scoperto che la Cathedral Heights Metro Station non esiste e la scena in questione è stata girata in realtà nella Charles Street Metro Subway a Baltimora come gran parte della serie, escludendo la sigla.
Perché non a Washington? Non lo so ma non stento a credere che sia per la bruttezza delle stazioni, cupe e dal marcato tratto razionalista. A volte uscendo fuori mi sembrava di essere in un film di fantascienza anni ’60. Non credo di esagerare se dico che la metropolitana di Washington DC è la più brutta che mi sia mai capitato di utilizzare.

Washington DC Metro Station
VISITARE GEORGETOWN
Quello che ho notato e che mi è molto piaciuto di Washington in generale è questa sua attitudine al verde. È una città piena di parchi e viali alberati, le strade larghe e ordinate trasudano vegetazione curata e accogliente.
L’orgoglio nazionale si esprime nelle innumerevoli bandiere americane appese fuori dalle abitazioni e nelle stelle, una marea di stelle di ferro piantate sui muri e presenti ad ogni angolo. Senza ombra di dubbio in questa perfezione da città playmobil spicca il frizzante quartiere di Georgetown.

Georgetown
Sorto sulle rive del fiume Potomac tra il 18esimo e il 19esimo secolo come colonia inglese, attualmente è senza dubbio il quartiere più cool della città con i suoi locali notturni, il campus universitario, lo shopping, i cupcake che qui sono un’istituzione e i ristoranti a far da contorno alle bellissime e coloratissime case in stile vittoriano.
Qui, al 3260 N Street NW ha vissuto il trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy che, il giorno del suo insediamento, pare sia arrivato a piedi da casa sua alla residenza presidenziale. Anche Bill Clinton ha frequentato l’Università qui. Se il mondo è piccolo figuriamoci Georgetown, avrà pensato il nostro Bill incontrando per quelle stesse strade Monica Lewinsky – quest’ultima vicina di casa di Bob Dole, colui che nel 1996 sfidò proprio Clinton per la carica di Presidente.

Georgetown University
WASHINGTON BY NIGHT
Georgetown è il posto giusto per far serata, almeno così dicono le guide. Per quanto mi riguarda non avrei potuto chiedere di meglio: la città si è sfilata il maglioncino e mi ha mostrato il suo lato più bello.
In cerca di un posto decente dove cenare mi sono lasciata attirare dalla musica live dei musicisti intravisti dall’esterno del Jojo’s e così mi sono ritrovata a consumare un’ottima insalata di mare – con cozze dal peso specifico di un chilo l’una – ascoltando musica blues dal vivo e finendo la serata a scambiare quattro chiacchiere, qualche foto e molte risate coi musicisti. E’ qui che ho scoperto che Niagara Fall se non lo pronunci bene non lo conosce nessuno. By the way si pronuncia “naiagra” scandendo molto bene la g, non “niagara”.

Sol Roots Music
Non so come ve la immaginiate voi ma prima di decidere di passare due giorni a Washington pensavo a questa città come ad uno di quei posti piccoli e un po’ noiosi dove l’unica attrazione riconosciuta fosse la Casa Bianca e invece, al netto di tutti i giorni passati negli States, è stato uno dei ricordi più belli che ho riportato con me. Mi dispiace non avere avuto modo di restare qualche giorno in più. Non sono riuscita a far un giro al parco, non ho avuto modo di visitare i due cimiteri tra cui quello di Arlington, famoso per avere dato sepoltura al Presidente Kennedy e poi ancora lo Smithsonian American Art Museum. Allora arrivederci Washington, prima o poi torno!
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